Home » Tutte le News » Malformazioni del cranio e della faccia » Labiopalatoschisi o “Labbro Leporino”: Sintomi e Cura
Quando si parla di labiopalatoschisi si fa riferimento ad una malformazione che va a colpire la faccia: spesso ne si sente parlare con il termine di “Labbro leporino”. In poche parole, questa malformazione, che rientra nel campo delle malattie facciali, provoca un’interruzione del labbro superiore che può essere estesa o meno evidente, ma che va a coinvolgere e a riguardare anche la gengiva ed il palato.
Nel momento in cui la malformazione colpisce esclusivamente il palato, ci si trova di fronte ad una palatoschisi, mentre quando coinvolge solo il labbro si parla di labioschisi.
Quindi, il termine generale di “labiopalatoschisi” deve essere usato solo quando questa malformazione va a colpire l’intero palato, la gengiva e pure naso e labbra. La labiopalatoschisi può essere destra, sinistra oppure monolaterale, mentre sono nel 33% dei casi è bilaterale.
Si tratta di una malformazione che deriva soprattutto da aberrazioni dei cromosomi, come confermato sulla base delle principali ricerche e studi (come quella di Telethon diversi anni fa che aveva individuato la causa nel difetto di un gene materno MTHFR, che provoca la riduzione della concentrazione di folato all’interno del sangue), anche se sembra che la trasmissione ereditaria avvenga solamente nel 25% dei casi in modo palese.
Di conseguenza, sono state lasciate aperte anche altre possibili cause della labiopalatoschisi, tra cui alcune che coincidono con la presenza di certi fattori ambientali, come ad esempio l’età materna piuttosto alta, l’abitudine della donna in gravidanza ad assumere alcol o a fumare, l’esposizione a delle radiazioni piuttosto che un uso eccessivo di farmaci.
All’inizio tale malformazione provoca diversi disagi soprattutto legati all’alimentazione, dato che il neonato potrebbe incontrare delle complicazioni nel succhiare il latte materno.
Al tempo stesso, un altro effetto della labiopalatoschisi è sicuramente quello relativo a diverse difficoltà di linguaggio, oppure delle malformazioni a livello delle arcate dentali, con conseguente necessità di adeguate operazioni ortodontiche.
In certi casi, la labiopalatoschisi può provocare pure complicazioni all’orecchio, come ad esempio otiti piuttosto frequenti.
Spesso è necessario intervenire con un’operazione chirurgica ricostruttiva (che rientra tra le operazioni di maxillo facciale): nella maggior parte dei casi, è meglio effettuarla nel corso del primo semestre di vita, per poi eseguire dei controlli di routine durante gli anni successivi.
L’intervento per trattare la labiopalatoschisi avviene in anestesia generale: il dottore dovrà ricostruire la porzione di pelle e i muscoli del labbro, sfruttando solamente i tessuti già presenti, senza doverli prelevare da altre parti del corpo del neonato.
La cura di questa malformazione ovviamente deve esplicarsi anche a livello ortodontico, con dei controlli costanti nel tempo per gestire nel migliore dei modi la crescita facciale e delle varie zone anatomiche collegate alla malattia.
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