Home » Tutte le News » Sindrome delle apnee ostruttive del sonno (OSAS) » Bruxismo e sindrome delle apnee ostruttive del sonno, le connessioni sono evidenti
Sembra davvero strano, eppure una delle cause maggiormente collegate al bruxismo è legata al sonno. Per accertare una frase del genere il passo è davvero semplice: la medicina dentale del sonno è uno dei settori che stanno avendo una delle maggiori ascese nel campo dell’odontoiatria.
Negli Usa, su oltre 40 milioni di persone che presentano un’apnea ostruttiva del sonno, è impressionante come nel 90% non sia stato diagnosticato alcunché. In pratica, l’apnea ostruttiva del sonno non è altro che una situazione per cui la lingua oppure i muscoli della faringe vanno a bloccare le vie respiratorie mentre il paziente sta dormendo.
I pazienti che soffrono di questo disturbo possono avere più apnee o ipopnee ogni notte mentre stanno dormendo e ciò può portare facilmente a danni importanti per la loro salute.
L’OSA (Apnea Ostruttiva del Sonno) incrementa notevolmente quando il paziente è soggetto a diabete, ictus, ipertensione e attacchi di cuore. Altri aspetti legati all’OSA sono certamente il bruxismo, i disturbi dell’articolazione temporomandibolare e i dolori orofacciali. Non si tratta, però, di semplici ricerche, ma di studi che sono stati provati scientificamente, visto che i disturbi che colpiscono l’apparato respiratorio nel sonno spesso sfociano nel bruxismo.
La connessione tra bruxismo ed apnea ostruttiva del sonno è chiara e semplice: il cervello, quando non trova libere le vie respiratorie ha la necessità di aprire le vie aeree e lo fa mediante i muscoli della masticazione, che iniziano un lavoro estremamente rapido e intenso, portando a quel fenomeno meglio conosciuto come bruxismo.
I muscoli della masticazione, infatti, producono uno spostamento in avanti della mandibola, aprendo le vie respiratorie e garantendo al paziente, per l’appunto, di respirare: si tratta di un processo, però, che avviene più e più volte anche nel corso di una sola notte senza che il paziente si accorga di nulla.
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